Per far comprendere come opera il Meccanismo di Protezione Civile europeo, e cosa si sta facendo dal 2014 in Ucraina, vi postiamo il seguente articolo tradotto da noi, preso dalle pagine della “European Civil Protection and Humanitarian Aid Operations” della Commissione Europea

Introduzione

A seguito dell’invasione della Russia il 24 febbraio 2022, si prevede che i bisogni umanitari in Ucraina aumenteranno a livelli senza precedenti. La comunità internazionale è estremamente preoccupata per le significative violazioni del diritto umanitario internazionale.

Le ostilità in corso mettono in pericolo la vita dei civili e causano gravi danni agli alloggi, all’approvvigionamento idrico ed elettrico, alle scuole e alle strutture sanitarie. Molte persone non hanno accesso ai bisogni di base.

Centinaia di migliaia di ucraini sono già fuggiti dalle loro case. Secondo le stime dell’ONU, il numero degli sfollati potrebbe raggiungere i 7,5 milioni di persone.

Quali sono i bisogni

La situazione della sicurezza nell’Ucraina orientale è instabile dal 2014. Durante più di 8 anni di conflitto, i civili hanno dovuto affrontare difficoltà quali rischi per la sicurezza, problemi di accesso ai servizi di base, problemi di protezione, disoccupazione e disagio psicologico.

Nel 2022, prima dell’inizio del nuovo conflitto, si stima che circa 2,9 milioni di persone necessitassero ancora di assistenza umanitaria. Le persone anziane costituiscono un terzo di tutte le persone bisognose, il che rende questo conflitto “come quello con più anziani” tra le crisi umanitarie del mondo.

L’Ucraina orientale è diventata una delle aree più contaminate da mine a livello globale, classificandosi al 5 ° posto nel mondo per vittime dovute a mine antiuomo e altri residuati bellici esplosivi.

La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente aggravato la già drammatica situazione umanitaria: con l’aumento dei prezzi, aumenta l’insicurezza alimentare.

A causa delle ostilità in corso, la fornitura di assistenza umanitaria è gravemente ostacolata.

La guerra in Ucraina rischia di sfollare milioni di persone, molte delle quali già in fuga nei paesi vicini come Moldova, Romania, Polonia, Slovacchia e Ungheria. I nostri partner umanitari stanno attualmente valutando i nuovi bisogni emersi in tutto il paese.

Come stiamo aiutando

Nel 2022 l’UE ha stanziato 90 milioni di euro in assistenza umanitaria all’Ucraina e alla vicina Moldova. Ciò porta il totale dei fondi di emergenza stanziati dal 2014 a quasi 284 milioni di euro.

Il nuovo finanziamento aiuterà le persone all’interno dell’Ucraina e coloro che sono fuggiti nei paesi vicini fornendo cibo, acqua, assistenza sanitaria, riparo, protezione e aiuto per soddisfare i loro bisogni primari.

Dal 2014 l’UE e i suoi Stati membri hanno contribuito con oltre 1 miliardo di euro in aiuti umanitari e per la rapida ripresa. I finanziamenti umanitari dell’UE consentiranno ai nostri partner umanitari di fornire aiuti, dando priorità ai bisogni delle persone più vulnerabili ovunque si trovino. Questo aiuto si rivolge alle persone più bisognose, compresi i capifamiglia di sesso femminile, gli anziani, i bambini e le persone con disabilità.

I progetti umanitari finanziati dall’UE includono: (i) assistenza per disponibilità di contante; (ii) fornitura dei bisogni primari; (iii) rifugio; (iv) acqua; (v) attività di protezione; (vi) assistenza sanitaria, compreso il supporto psicosociale; (vii) istruzione in emergenza; (viii) educazione al rischio delle mine; (ix) e la distribuzione degli articoli essenziali per l’inverno. I partner umanitari dell’UE attuano inoltre azioni per la riduzione del rischio di catastrofi nelle aree colpite dal conflitto dell’Ucraina orientale.

Le operazioni di protezione civile e di aiuto umanitario dell’UE sono operative in Ucraina dal febbraio 2014. Il dipartimento umanitario dell’UE svolge un ruolo fondamentale nell’agevolare il coordinamento umanitario e la condivisione di informazioni tra varie organizzazioni, inclusi donatori, autorità e partner umanitari. L’UE ha inoltre assistito gli sfollati ucraini in Bielorussia e nella Federazione russa.

L’assistenza umanitaria finanziata dall’UE è fornita in linea con i principi umanitari di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza ed è fornita tramite le agenzie delle Nazioni Unite, le organizzazioni non governative e il Comitato internazionale della Croce Rossa.

In risposta all’escalation del conflitto nel febbraio 2022, la Commissione europea sta anche coordinando la fornitura di assistenza materiale all’Ucraina tramite il meccanismo di protezione civile dell’UE.

Al 1° marzo 2022, 25 paesi dell’UE hanno già offerto supporto: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Paesi Bassi.

Questi 25 Stati membri hanno fornito 8 milioni di articoli per cure mediche essenziali e sostegno alla protezione civile. Un importante sostegno nell’ambito del meccanismo di protezione civile dell’UE è stato offerto anche a Moldova e Slovacchia per sostenere coloro che sono costretti a fuggire dall’Ucraina.

Fonte : https://ec.europa.eu/echo/where/europe/ukraine_it Commissione europea

Nota: le informazioni contenute in questo articolo possono variare nel tempo con l’evolversi degli eventi bellici.