Erano circa le 19 di martedì 22 aprile quando dal CCV-MI (Centro di Coordinamento del Volontariato Organizzato di Protezione Civile della Città Metropolitana di Milano) è giunta la richiesta di volontari per una missione a Roma, nell’ambito della Colonna Mobile Regionale della Lombardia. Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, infatti, aveva classificato come eccezionale l’evento dei funerali papali, sia per l’enorme afflusso previsto sia per le relative esigenze di sicurezza.

I funerali di un Papa rappresentano un evento straordinario, sia per il numero di persone coinvolte — capi di Stato, pellegrini da ogni parte del mondo, milioni di fedeli — sia per la complessità delle operazioni necessarie a garantire sicurezza, ordine pubblico, assistenza sanitaria e un efficace coordinamento dei flussi e delle evacuazioni, laddove necessario.

In contesti simili, la Protezione Civile interviene per:

  • coordinare e supportare i soccorsi sanitari;
  • gestire le aree di accoglienza per i pellegrini;
  • organizzare i flussi di persone in modo ordinato;
  • predisporre piani di emergenza in caso di imprevisti (ad esempio, malori dovuti alla calca o al caldo);
  • affiancare le altre forze dello Stato (Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco) nella gestione complessiva dell’evento.

Il ruolo della Protezione Civile, quindi, non è soltanto reattivo, ma fortemente preventivo: serve ad anticipare possibili criticità e a garantire che un evento di tale portata si svolga nel modo più sicuro e ordinato possibile.

Dalla provincia di Milano sono partiti, insieme alla Colonna Mobile Regionale, nove volontari, tra cui uno di Buccinasco. Insieme a tanti altri, ha offerto il proprio contributo per la sicurezza e l’assistenza dei fedeli giunti da ogni parte del mondo per dare l’ultimo saluto al Santo Padre Francesco.

Ci ha raccontato di un’esperienza unica: emozionante, intensa, profondamente umana. In mezzo a volti, lingue e divise diverse, ha ritrovato lo spirito autentico della Protezione Civile: esserci, con il cuore.