Il 13 Ottobre si è conclusa la fase sperimentale di IT-alert, il Dipartimento Nazionale infatti da giugno 2023 ha organizzato le attività di test coinvolgendo direttamente la popolazione. L’obiettivo non era solo far conoscere IT-alert, ma soprattutto verificarne il funzionamento in relazione alle diverse tipologie di telefono e sistemi operativi, raccogliendo direttamente le indicazioni dagli utenti, ossia coloro che potrebbero essere coinvolti in situazioni di emergenza e ricevere il messaggio una volta che il sistema sarà operativo.

Una buona parte di chi ha ricevuto il messaggio ha poi risposto al test che veniva proposto ed ecco qui un riepilogo dei risultati.

Sono stati circa 2 milioni e 700 mila i questionari compilati (pari al 5,1% della popolazione potenzialmente coinvolta dai test) a seguito delle attività di test in tutte le Regioni e Province Autonome italiane. Il 93% di coloro che hanno compilato il form ha dichiarato di aver ricevuto il messaggio di prova, mentre il restante 7% ha indicato di non averlo ricevuto sebbene si trovasse, nel giorno e nell’ora dei test, sul territorio interessato. A conferma dell’esito dei primi cinque test di giugno e luglio, tra coloro che hanno ricevuto il messaggio, complessivamente, il 92% ha risposto di averlo trovato chiaro, l’89% di non aver avuto problemi ad interagire.

La principale difficoltà riscontrata è stata la scomparsa del messaggio subito dopo averlo aperto e l’accesso al sito per la compilazione del sondaggio

Molti hanno pensato ad un virus o allo SPAM

I SOCIAL sono il canale mediatico con cui maggiormente si è venuti a conoscenza del test di IT-Alert prima che arrivasse

L’arrivo del messaggio sul telefono, forse il suono, la modalità, oppure proprio la novità ha provocato uno stato di ansia, confusione e di paura in chi non era informato di cosa si trattasse.

Dalle risposte si nota, che il test era doveroso, la popolazione deve conoscere lo strumento prima del suo effettivo utilizzo, speriamo mai; lo stesso Dipartimento ammette che la consapevolezza di comprendere di cosa si trattava, è aumentata con il progredire dei test.

Fonte dati ed immagini : https://www.it-alert.gov.it/